da: www.tribunatreviso.it | Rubina Bon
PREGANZIOL La madre con i due bimbi in una comunità protetta, il padre
in balìa del suo destino, costretto a dormire in macchina oppure a
trovare un'altra soluzione di fortuna. È il destino a cui potrebbe
andare incontro oggi una famiglia marocchina che vive a Preganziol e che
rischia di essere smembrata. Entro stamattina, Bouchaib Loukraimi, 52
anni, assieme alla moglie e ai figli di due e quattro anni, dovrà
lasciare l’abitazione di via Baratta Vecchia 259 a San Trovaso. Si
tratta di un vecchio immobile fatiscente, disabitato da anni, che i
Loukraimi hanno occupato in modo abusivo circa un anno fa. Il
capofamiglia Bouchaib aveva perso il lavoro, dopo 23 anni in Italia come
operaio, e non aveva trovato altro tetto per moglie e figli se non
quello della casa abbandonata. A novembre 2012, un sopralluogo della
polizia locale aveva evidenziato la fatiscenza dell’immobile, a cui era
seguita, il mese successivo, la dichiarazione di inagibilità. A giugno
il Comune di Preganziol aveva intimato ai proprietari di procedere allo
sgombero, facendo uscire la famiglia marocchina. Ma l’operazione non è
andata in porto. Richiamando rischi per la pubblica incolumità e la
salute pubblica, nelle scorse ore il sindaco Sergio Marton ha firmato
l’ordinanza di sgombero per la famiglia. Gli uffici si sono attivati per
trovare una soluzione, come previsto dalla legge, per tutelare la madre
e i figli, mentre il padre dovrà arrangiarsi. Una prospettiva, questa,
contestata da un gruppo di cittadini che da qualche tempo ha preso a
cuore la vicenda umana dei Loukraimi. «Abbiamo visto i giocattoli nel
giardino di quella casa inagibile: ci siamo meravigliati e abbiamo
voluto andare a fondo», spiegano, «il Comune sapeva di questa situazione
da novembre. Eppure l’unica soluzione trovata è quella di smembrare la
famiglia». Per evitare di separare i genitori, il gruppo di residenti è
stato a colloquio anche dal sindaco Marton e dai Servizi sociali.
L’obiettivo era quello di individuare un appartamento per trasferire
temporaneamente la famiglia che sta vivendo l’emergenza. Ma questa
strada pare in questo momento non percorribile. E stamattina, se i
Loukraimi non lasceranno volontariamente la casa fatiscente, scatterà lo
sgombero con le forze dell’ordine.
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